Valencia è una città piena di miti e leggende metropolitane, di storie comunemente conosciute che prendiamo per vere, anche se alcune sembrano troppo fantasiose. Fanno parte dell'eredità culturale della città e in esse convivono fantasia e verità. Volete saperne di più? Continuate a leggere!
1. Il Santo Gral
Sapevate che l'autentico Santo Graal si trova nella Cattedrale di Valencia? La sua ubicazione è uno dei più grandi misteri della storia del Cristianesimo.
Si sostiene che San Pedro trasferì questa reliquia nella città di Roma, in seguito fu difesa dal Regno di Aragona e infine trasferita a Valencia nel 1432, per ordine di Alfonso V il Magnanimo, dove ancora oggi è custodita nella Cattedrale.
E se volete sapere di più su questa reliquia e sul patrimonio artistico delle chiese valenciane, prenotate la visita guidata Ruta del Grial. Comincia ogni venerdì, alle 10:00 h. a partire dall'ufficio turistico in Calle de la Paz.
2. L'alligatore del patriarca
Secondo la leggenda, un alligatore abitava l'antico letto del fiume Turia, spaventando tutti coloro che si avvicinavano alla riva e trasformandosi in un feroce drago. Blasco Ibáñez trasse ispirazione da questo mito e scrisse "Il drago e il patriarca". Ancora oggi, la Chiesa del Patriarca custodisce lo spaventoso alligatore come prezioso elemento ornamentale. Per alcuni storici, il caimano potrebbe essere un dono del viceré del Perù al patriarca Juan de Ribera.
Non vi preoccupate, potete passeggiare tranquillamente per i Giardini del Turia senza incorrere in pericolosi coccodrilli!
3. La Vergine del Buon Parto
Non sorprendetevi alla vista di donne incinte che passeggiano all'interno della Cattedrale. A Valencia abbiamo una tradizione popolare, che protegge le madri e il loro bambino grazie alla Virgen del Buen Parto. Le future mamme devono fare 9 giri all’interno della Cattedrale, uno per ogni mese di gestazione. Le madri più devote continuano a eseguire questo rituale, chiedendo alla Vergine di partorire senza complicazioni.
Tutte le donne incinta, che hanno fede in questo rituale e nella Virgen del Buen Parto, possono entrare senza pagare il biglietto.
4. La leggenda di Rat Penat
Qual è il significato del pipistrello per i valenciani? Perché questo animale appare sugli scudi della città? C’è una spiegazione! Secondo la leggenda, quando Jaume I cercò di conquistare la città di Valencia, un pipistrello entrò nella sua stanza nel mezzo della notte, colpendo la sua armatura e altri oggetti. Questo lo indusse a svegliarsi e a rendersi contro di un pericoloso attacco a sorpresa, che stavano sferrando contro di lui. Grazie al pipistrello, fu in grado di prevenire l’attacco e ne uscì vincitore. Jaume volle rendergli omaggio posizionando il "Rat Penat" sullo scudo della città di Valencia. Il lignaggio è ancora presente, il pipistrello è anche simbolo di altre istituzioni e organizzazioni, come Valencia CF.
5. Cosa c'è dentro il cavallo di Jaime I?
Avete già visto la scultura del Parterre de Jaume I? A Valencia ci sono molti miti su ciò che potrebbe esserci all'interno del cavallo. La leggenda narra che la statua di 11 tonnellate e mezzo, contiene un tesoro. Il proprietario del cavallo, un corriere di Marxalenes chiamato Rafael Martí, quando ha fuso il bronzo sull'opera, unì il suo cappello al metallo liquido. La leggenda narra che in quel cappello ci fossero tutti i risparmi della sua vita. Quindi, dentro il cavallo di Jaume I, potrebbe esserci un vero tesoro: l’eredità di un uomo umile, orgoglioso del suo status.
Non credete che la città di Valencia adesso sia ancora più intrigante? È una fonte inesauribile di miti e leggende, che fanno parte della cultura popolare valenciana e sorprendono curiosi e turisti. Per saperne di più potete partecipare a una divertente gymkhana culturale, un percorso alla scoperta dei 2.000 anni della storia della città.
Venite a Valencia e scoprite le nostre leggende!